Alcuni di loro si erano appena laureti, altri non riuscivano a trovare una occupazione ed avevano superato i 30 anni. Altri ancora, infine, hanno affiancato questo lavoro alle Poste Italiane

a un altro saltuario per tirare avanti la baracca. Sono 29 i lavoratori genovesi (700 circa in Italia), dipendenti dell’azienda Transystem, che dopo aver lavorato per anni in appalto per Poste Italiane si vedranno dal 5 ottobre espulsi dal lavoro, una vera e propria doccia gelata che ha freddato i sindacati. “Una storia incredibile – denunciano Cgil, Cisl e Uil a Genova – sia nel metodo che nel merito”. Poste Italiane dopo mesi di silenzio verso le richieste della ditta Transystem, che era titolare del contratto, e dei sindacati, ha comunicato la fine del contratto che avverrà tra circa 3 settimane. Le organizzazioni sindacali sono particolarmente critiche anche nel merito della vicenda perchè, spiegano, “viene fintamente reinternalizzato un servizio che sicuramente nei prossimi mesi sarà oggetto di continui contratti trimestrali assunti in Poste Italiane con metodi a dir poco fantasiosi”. Da Cgil, Cisl e Uil, quindi, parte un appello alle istituzioni e alle forze politiche di non accettare questa situazione e di chiedere con forza a Poste di rivedere tale scelta.