Il porto romagnolo di Ravenna sta attraversando un periodo magico. Non solo funge da scalo per tutta la regione Emilia Romagna, essendo l’unico presente nella riviera adriatica

di un certo spessore, è anche l’unico porto canale in Italia e poi, per la prima volta nella storia, ha incredibilmente superato il traffico di container e teu dei rivali storici di Venezia, un risultato straordinario. Ma le novità non finiscono qui. L’Unione Europea finanzierà, infatti, la metà del progetto Port of Ravenna Fast Corridor, destinato all’interscambio telematico dei dati e documenti tra il porto, le Dogane e gli operatori della logistica.
Il progetto ha lo scopo d’integrare diversi sistemi informatici e telematici, tra cui quelli per il controllo, la valutazione e la gestione della logistica, migliorare la movimentazione di container e tracciare i flussi delle spedizioni. Tra le novità, è prevista l’installazione di valichi portuali automatici per consentire una maggiore sicurezza nel recinto portuale. L’investimento previsto ammonta a 900mila euro, metà dei quali saranno finanziati dall’Unione Europea.