Una crisi profonda, con i consumi che stentano a decollare nonostante gli 80 euro elargiti ai soli statali dal Governo Renzi. La crisi dei negozi del centro cittadino di La Spezia si avverte
da anni, è innegabile, ma negli ultimi tempi si vede anche, attraverso la miriade di cartelli ‘Affittasi’ affissi a vetrine e saracinesche.
Buona parte dei commercianti storici, strozzati dagli abusivi e dai negozi di stranieri che sorgono anche qui a go go, hanno già chiuso i battenti da tempo, lasciando spazio a sale da gioco e altre attività sicuramente meno caratterizzanti di quelle che hanno soppiantato. Il fenomeno assume proporzioni decisamente evidenti in vie come quella del Prione e Corso Cavour dove a farla da padroni sono i marchi, le catene di abbigliamento o i franchising.
Accadrà ancora. Come nel caso del longevo ‘Colorado tango’, in Piazza Cavour, dove si sono vestite generazioni di spezzini amanti del casual: presto al suo posto ci sarà una catena di gelati e yogurt da passeggio. Sono i tempi che cambiano.
A confermare che ci si trovi nel bel mezzo di un momento di difficoltà particolarmente profonda sono sia le categoria dei commercianti che quella degli agenti immobiliari, che sempre più spesso si vedono passare tra le mani contratti di nuova locazione dei fondi a uso commerciale.