La crisi picchia duro in ogni settore della società, ma è il commercio, in particolare, a boccheggiare per una contrazione dei consumi che anche in Liguria si fa sentire
nonostante gli 80 euro mensili dati solo agli statali (non ai pensionati, o alle partite iva o agli autonomi). “Nella situazione di grave stallo – analizza Confartigianato Spezia – in cui la crisi che dura ormai da più di sette anni, è necessaria per noi come Associazione di imprese, una riflessione seria su come possiamo reinventarci un ruolo di guida e di promozione dell’attività economiche che fanno a noi riferimento e cioè i nostri imprenditori. Il pericolo per noi è quello di adagiarsi su vecchie formule di assistenza e di promozione, fermandosi alla rivendicazione dei diritti, che la realtà della crisi, sta spazzando via uno ad uno”.
Confartigianato Spezia tira le orecchie anche alla politica: “Non diversa è la situazione della politica – prosegue Toti -, travolta anch’essa dall’aggravarsi della crisi e del precipitare del paese, incapace di uscire dalle sue drammatiche contraddizioni, che lo stanno coinvolgendo, soffocandone le timide reazioni. Un quadro troppo pessimistico? Non credo. La distruzione giorno dopo giorno del nostro sistema imprenditoriale, la morte di un numero così elevato di piccole imprese, non può essere valutato diversamente”.