La trattativa è ancora di là dall’essere chiusa. Ancora polemiche al Carlo Felice di Genova. Ieri era previsto un incontro fra il sovrintendente, Giovanni Pacor, e le rappresentanze
sindacali, Cgil in testa, come al solito la più battagliera tra i sindacati, per proseguire la trattativa intorno al piano triennale di rilancio della Fondazione come prescritto dalla legge voluta dal ministro Giovanni Bray. La Cgil e la Cisl hanno, però, disertato la riunione, confermando la loro posizione critica nei confronti del sovrintendente, a loro parere non legittimato a condurre la trattativa stessa.
Nel recente passato, a inizio mese, sono scaduti i mandati del consiglio d’amministrazione e del sovrintendente stesso: per questo motivo Cgil e Cisl avevano già chiesto al sindaco chiarimenti sulla posizione del sovrintendente. Quindi, con una nota successiva dell’11 giugno, il Marco Doria aveva dichiarato in prorogatio per 45 giorni i vertici del Teatro, dando a Pacor autorizzazione a procedere.
In una nota pubblicata ieri, i due sindacati ribadiscono invece che “nel periodo in cui sono prorogati, gli organi scaduti possono adottare esclusivamente gli atti di ordinaria amministrazione. Gli atti non rientranti fra quelli indicati nel comma 2, adottati nel periodo di proroga, sono nulli”. La nota, firmata da Gianni Pastorino per Slc Cgil Genova e da Francesco Grillo per Fistel Cisl Genova, termina con un invito al sindaco a riprendere in mano personalmente la trattativa.