Un deciso passo indietro. Il Tribunale di Savona, come era nell’aria da giorni, ha respinto l’istanza di Tirreno Power con cui l’azienda richiedeva l’esercizio temporale
e vincolato dei gruppi a carbone della centrale di Vado Ligure che, lo scorso 11 marzo, erano stati posti sotto sequestro dalla magistratura per sforamento dei limiti delle emissioni che avrebbero creato pesanti problemi ambientali.
La richiesta era stata presentata per evitare l’ossidazione del carbone ancora stoccato nel carbonile. Nel documento della Tirreno Power si assicurava che “il riavvio della marcia a carbone avrebbe rispettato i limiti emissivi più restrittivi proposti dal consulente tecnico della procura”, ma la magistratura avrebbe accertato che, in centrale, ci sono forniture di carbone in giacenza dal luglio 2012.