E tanto tuonò che piovve verrebbe da dire a leggere le giustificazioni di Eurostat in base ai dati sulla portualità nostrana, che avevano letteralmente fatto imbufalire
Luigi Merlo, il presidente dell’Authority genovese e Pasqualino Monti, il numero uno nazionale di Assoporti.
Ecco il comunicato stampa di Eurostat: “I numeri presentati da Eurostat sui traffici portuali sono raccolti dall’Istat secondo le regole imposte dalla Direttiva 2009/42. Ci sono delle differenze ben note fra le rilevazioni adottate delle Autorità Portuali e quelle della Direttiva che riguardano principalmente due aspetti: il peso lordo delle merci (non bisognerebbe contare la tara) e il numero di teu (i container sbarcati dalle navi ro-ro non dovrebbero essere conteggiati fra i teu ma tra i carichi rotabili). Le rilevazioni delle Autorità Portuali potrebbero invece includere sotto il consuntivo dei teu sia i container scaricati con metodo di sollevamento lo-lo (load on – load off) che ro-ro (roll on – roll off)”. Eurostat precisa, inoltre, di essersi messa in contatto “dall’anno scorso con l’ufficio statistiche dell’Autorità Portuale di Genova per capire da dove possano emergere queste divergenze”.