Da cinque giorni è attivo un nuovo efficiente servizio all’interno del porto di Genova. Lo scorso 5 marzo, infatti, è stato sbarcato il primo container con la procedura
di sdoganamento in mare. È stato scaricato alle 14:30 al terminal Sech dalla portacontainer Hong Kong Bridge.La nuova procedura consente di completare le pratiche doganali sui container in importazione da Paesi extracomunitari prima che la nave entri in porto, anticipando così fino a 36 ore l’uscita del contenitore dallo scalo. Un’innovazione attuata con costi molto bassi, ma che apporta una grande competitività al porto ligure e s’integra con la completa attuazione dello Sportello Unico Doganale. Durante la cerimonia di scarico del primo container, il presidente dell’Autorità Portuale di Genova, Luigi Merlo, ha dichiarato che la sperimentazione del preclearing sta procedendo molto bene.
La procedura di preclearing viene attivata su richiesta della compagnia marittima e avviene a condizione che la nave segua la rotta prestabilita, senza soste o deviazioni impreviste, perché viene costantemente seguita dalla Capitaneria di Porto di Genova durante l’avvicinamento allo scalo. Quando la Capitaneria “aggancia” la nave tramite il tracciamento satellitare, la Dogana accoglie la dichiarazione doganale e avvia la procedura di sdoganamento. Nel caso della Hong Kong Bridge, la Capitaneria ha “agganciato” la nave fin dalle isole greche, seguendola sino all’ingresso in porto. Su 1330 unità sbarcate il 5 marzo da questa portacontainer, 355 hanno beneficiato del preclearing.