L’aeroporto internazionale di Sestri Ponente, il “Cristoforo Colombo”, vira verso i privati, o almeno una parte consistente delle quote, come auspicato da diverse

personalità al fine di rilanciare l’hub ponentino. La conferma è arrivata anche nella giornata di ieri, ma va detto che serve approfondire ogni singolo aspetto tecnico e giuridico, perché la vendita unisce soggetti pubblici e privati. E serve anche presentare ai ministeri e all’authority dei trasporti un dossier puntuale, così da incassare il via libera all’operazione, così come suggerito dal presidente della Camera di Commercio di Genova, Paolo Odone, e dal numero uno dell’Authority, Luigi Merlo, che però hanno idee differenti su altri aspetti. Se tutti i passaggi verranno rispettati, comunque, a fine marzo si potrebbe già lanciare il bando di gara per la privatizzazione e a fine anno concludere la partita, trasferendo la maggioranza delle azioni al nuovo “socio di mestiere” incaricato di rilanciare lo scalo di Sestri Ponente. Comunque sia, il vertice di ieri serve soprattutto a sgomberare i troppi malintesi che si sono affastellati in questi ultimi mesi attorno all’aeroporto. E questo è già un bel risultato, visto che i tre soci (authority del porto, camera di commercio e Adr) convergono sull’esigenza di trovare al più presto un nuovo socio privato.