Brusco stop nelle trattative tra Ansaldo Energia e un gigante sud coreano, in compenso si punta dritto alla quotazione in borsa. Più volte annunciata, l’intesa con i coreani
di Doosan pareva soltanto posticipata, dopo il passaggio dell’azienda genovese da Finmeccanica alla Cassa Deposito e Prestiti.
Adesso sembra profilarsi un’altra strategia che vedrebbe l’azienda genovese quotata in Borsa, prima di qualsiasi alleanza industriale. L’idea della Borsa, già seguita per Ansaldo Sts, potrebbe così riproporsi ora per l’Energia, azienda sana (meglio, risanata dopo dieci anni di cura-Zampini) e capace di reggere al confronto con i giganti del settore, che nel frattempo ha cambiato azionista.
L’idea della quotazione in Borsa, d’altra parte, è nella linea di Cassa Depositi e Prestiti che cerca di valorizzare le proprie partecipazioni privilegiando dove possibile la “Ipo”. Adesso potrebbe essere la volta di Ansaldo Energia, come avrebbe voluto tempo fa l’allora presidente di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini e come non sarebbe dispiaciuto allo stesso Pansa.