Il presidente dell’Autorità Portuale di Genova, Luigi Merlo, è stato molto chiaro: il 2014 sarà l’anno della realizzazione della nuova diga foranea, spostata secondo i progetti originali
di circa 500 metri verso il mare per consentire l’attracco delle super navi che ospitano oltre 12.000 teu, numeri impossibili ad ora, con i fondali ridotti del porto genovese (eccezion fatta il Vte di Voltri). E proprio per questo motivo le porta container di una certa stazza preferivano i porti francesi, che hanno un fondale adatto a contenerle. “Oltre alla nuova diga foranea, l’architetto Renzo Piano progetterà la Torre Piloti, si tratta di un punto importante, un senso di discontinuità rispetto al passato, finalmente il porto cambierà il proprio aspetto – sottolinea Merlo – Per la diga, però, devo ammettere come bisogna ancora superare un aspetto tecnico – ambientale e uno energetico”.
Capitolo crociere, qua ci sono alti e bassi, dovuti in parte ai boom dei vicini porti di Savona e La Spezia. “E’ tutto il sistema nazionale che registra diversi problemi. Il 2013, per noi, è stato molto positivo, ma in questi dodici mesi prevediamo già un calo dovuto a diversi fattori. Spero che si abbassino i prezzi da parte delle compagnie navali che lavorano nel Mar Mediterraneo”.
Merlo tocca anche il delicato argomento riguardante la nuova legge sulla portualità: “Si tratta di una riforma necessaria al sistema Italia per crescere ed essere competitivi con il resto dell’Europa e del mondo. Staremo a vedere se il Ministro Lupi manterrà la promessa della riforma delle 24 Authority presenti in Italia”.
Lo sguardo si rivolge al futuro. Con l’Expo meneghino del 2015 ci saranno nuove opportunità per il porto genovese. “Oltre ad Euroflora che anticiperà di un anno, il porto di Genova sarà lo scalo ufficiale dell’Expo 2015, insomma, è inutile nascondere che ci saranno diverse opportunità per noi che non bisogna lasciarle sfuggire”.
Infine il piano regolatore: “Il 2014 sarà un anno fondamentale – mette le cose in chiaro Merlo – poichè avverrà il passaggio tra il vecchio e il nuovo piano regolatore, fondamentale per l’area delle riparazioni navali”.