Il “pericolo giallo” continua. Non solo per negozi, parrucchieri, bar, centri estetici, ristoranti e negozi d’abbigliamento. Il timore è che, dati alla mano, i cinesi possano avanzare anche nei cantieri
navali, dove nelle ultime stagioni hanno fatto registrare notevoli passi in avanti. E i cantieri liguri, tra i migliori per competitività in Europa, iniziano a tremare, come quelli francesi.
Secondo le statistiche in nostro possesso fornite da un istituto di settore elvetico, la cantieristica navale asiatica, dopo alcuni anni difficili, inizia a respirare un’aria di ripresa. A beneficiare di questa ventata di ottimismo è l’intero continente ma soprattutto sono i costruttori cinesi tanto che quest’anno, rispetto al 2012, la domanda per nuove fabbricazioni è già salita ad un totale di 72 milioni di tonnellate di portata lorda contro i 54 dei dodici mesi precedenti. Le compagnie di navigazione più solide stanno approfittando dei bassi costi di realizzazione per ordinare nuove unità e tutto questo sta agevolando soprattutto i cantieri orientali. Secondo la ricerca dell’istituto svizzero, i costruttori che più di altri beneficeranno di questo risveglio saranno proprio quelli di Pechino che possono contare anche su tutta una serie di manovre messe a punto dal Governo proprio per favorire l’intero comparto delle costruzioni navali. E i cantieri della nostra regione? Annaspano, purtroppo, basta vedere cosa sta succedendo agli ex Baglietto di Varazze (in provincia di Savona) con i dipendenti in sciopero e a rischio.