Severo, scarno, onnipresente. Il comunicato circolato in questi giorni da parte degli autoferrotranvieri tocca le corde delle istituzioni e mira a sensibilizzare i cittadini
sulle ragioni di scioperi che potrebbero creare seri disagi agli utenti. In primis, le organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl, Uil, gli autonomi della Faisa Cisal e il sindacato di destra dell’Ugl (quello che era in mano alla Polverini e ora gestito da Centrella) spiegano che la cancellazione dei servizi danneggia i cittadini, costa parecchi posti di lavoro. La privatizzazione dei servizio va contro la logica ed è contraria alla volontà del referendum del 2011. Inoltre va sotto accusa la regione Liguria per il ritardo nell’approvare la legge sui trasporti pubblici e il Comune di genova, per il desiderio di procedere alla privatizzazione delle società partecipate come Amiu e Amt. Ma la vera goccia che ha fatto traboccare un vaso già co,mo riguarda l’Atp e la volontà della Provincia di Genova di cederla a i privati a prezzo stracciato, facendo passare gli acquirenti come salvatori della patria.
“Il risultato di tutto questo sarà un taglio delle corse, la cancellazione dio altri posti di lavoro, altre persone in prepensionamento e l’aumento del costo del biglietto” chiudono in coro i sindacati.