La prossima sarà la settimana decisiva per il futuro di Amt e Atp. Martedì arriva il secondo degli scioperi annunciati, in tutta la regione per 24 ore e con modalità differenti
indetto da Cgil, Cisl, Uil, Faisa e Ugl, inoltre sono previsti anche degli incontri importantissimi per il destino dei lavoratori.
Chi va giù duro è senza dubbio il sindacato più a sinistra, la Cgil che attacca: “Sembra che vogliano far fallire Atp per svenderla ai privati – con chiaro riferimento al commissario straordinario della Provincia di Genova, Piero Fossati – Qui si sta giocando sulla pelle dei lavoratori. Non vogliamo vedere i privati come i nuovi salvatori della patria che, con due spiccioli, garantiscono il futuro dell’azienda”.
Per l’assessore regionale Enrico Vesco la situazione è drammatica: “Allo stato attuale mancano i fondi per coprire il buco di Atp, il disavanzo è notevole, il sistema è in crisi, possiamo solo interloquire con la Provincia di Genova”.
Tirato per la giacchetta da più fronti, interviene lo stesso Fossati che annuncia: “Non abbiamo più un soldo in cassa, Atp, è bene ricordarlo, ha un credito con lo stato che ammonta a ben 32 milioni di euro, ossia quasi dieci volte la cifra che servirebbe per salvare la stessa azienda di trasporti. Eppure da Roma abbiamo avuto la promessa che allungheranno di un anno i tempi per ridare i soldi prestiti. Questa è una classica doccia gelata, speravamo che il debito venisse dimezzato”.
Fossati conclude ricordando che lunedì il commissario si incontrerà con i sindacati sperando di salvare l’azienda.