Si infiamma il clima attorno alla Banca Carige. Questa è la settimana decisiva per il rinnovo di diverse cariche. Sia nella Fondazione che nell’istituto creditizio non mancano le manovre
alla luce del sole e nei corridoi per spostare gli equilibri interni.
Il ruolo della banca centrale, Bankitalia, potrebbe essere determinante, visto che le due recenti ispezioni sono state dettagliate e a giorni, probabilmente entro giovedì 5 settembre, ci sarà il resoconto finale.
In questa situazione impazza il “toto nomi” per la nuova presidenza, visto che si dà quasi per scontato che non ci sarà più Giovanni Berneschi, il cui cda è stato di fatto azzerato dalle dimissioni di otto soci su 15 a fine luglio, ossia la maggioranza assoluta.
L’iter prevede oggi un primo decisivo step come la riunione del consiglio d’amministrazione della banca. Giovedì, poi, è il giorno della presentazione delle liste per il rinnovo del consiglio.
Decisivo sarà il ruolo della Fondazione Carige di Flavio Repetto, primo azionista della banca con il 46% delle quote, che sostiene le dismissioni per evitare un aumento di capitale che, con gli attuali corsi di Borsa, rischia di penalizzare molto gli attuali soci. Ad agosto, tuttavia, è emerso un piano alternativo, sostenuto dal presidente Berneschi, per l’ingresso di Unipol nell’azionariato Carige grazie a un aumento di capitale di 800 milioni di euro. Il piano, che avrebbe messo in serie difficoltà la Fondazione, è stato disconosciuto dai vertici di Unipol ma, nonostante questo, ha portato al siluramento del presidente.
In questo quadro emerge la figura del noto avvocato genovese Piergiorgio Alberti, che avrebbe scalzato l’ex presidente della Provincia Alessandro Repetto per diventare il nuovo presidente della Banca Carige. Le liste devono essere presentate entro giovedì e solo il 5 si potrà conoscere qualche dettaglio in più.