Una prima significativa inversione di tendenza nell’economia del ponente ligure. Il savonese è ancora vivo e nell’estate del calo dei turisti, arrivano dei dati positivi per quanto riguarda le imprese
sul territorio, dati finalmente in rialzo. Torna in attivo il saldo tra imprese chiuse, 453, e nuove aziende, 540, iscritte alla Camera di Commercio di Savona. Dopo tre anni di continue flessioni persino il porto di Savona – Vado Ligure ha fatto segnare un leggero recupero dei traffici, con un +0,44% delle merci movimentate. Tra le nuove imprese, però vanno registrate quelle degli imprenditori stranieri, dati in continua crescita. Tra i non italiani si segnalano cinesi (per i negozi generici, bar, parrucchieri, centri estetici e di abbigliamento), nordafricani nel settore dei frutta e verdura, pachistani, indiani e cittadini del Bangladesh, infine, per alcune boutique turistiche. Albanesi e romeni, invece, si stanno specializzando in piccole imprese edili o di pulizia.
Le notizie caratterizzate dal segno più giungono anche dall’industria metalmeccanica: due imprese del comprensorio di Vado Ligure, la Omev e la Telerobot, hanno potuto riprendere l’attività per commesse, arrivate rispettivamente da Ilva e Ansaldo e dopo diversi mesi i lavoratori sono rientrati dalla cassa integrazione.