Importanti novità in arrivo per tutti i porti italiani. Le news, che riguardano ovviamente anche gli scali della nostra regione, sono contenuti nel decreto del Cdm (Consiglio dei Ministri).
Si tratta di una vera e propria rivoluzione, attualmente discussa nei palazzi che contano della politica romana.
Si vocifera che siano tre le mosse che potrebbero far respirare i porti liguri: la tanto auspicata autonomia finanziaria, con l’aumento della percentuale dell’Iva che potranno trattenere le rispettive Autorità Portuali; ridurre l’applicazione delle tasse di ancoraggio alle compagnie; agevolare i dragaggi dei fondali. Tre punti che aprirebbero, come è facilmente intuibile, interessanti scenari.
Il responsabile nazionale delle Infrastrutture del Pdl, il genovese Luigi Grillo, berlusconiano della prima ora, ha da sempre fatto della riforma dei porti il proprio cavallo di battaglia. “Bisogna dare ossigeno ai nostri scali, per renderli competitivi con l’offerta estera, sempre più articolata e agguerrita” ha detto l’ex senatore del Pdl.
Nel decreto in discussione in questi giorni al Senato della Repubblica, si punterà forte sull’autonomia finanziaria da riconoscere alle autorità portuali e sui dragaggi, cercando una maggiore elasticità nell’applicazione delle tasse di ancoraggio per i porti di transhipment, ossia Taranto, Gioia Tauro, Taranto, Bari e Cagliari.