Addio zona franca, il progetto trasloca in quel di Nola, in Campania. Fallito, purtroppo, l’esperimento genovese che ora fa armi e bagagli in direzione Sud Italia.
La zona franca doganale all’ombra della Lanterna non ha avuto molto fortuna, a differenza di quelle istituite a Trieste, Venezia e Gioia Tauro in Calabria, tanto per restare sul suolo italiano. Amare le parole di Victor Uckmar (foto), il super consulente che ha seguito tutta la faccenda: “Da genovese quale sono il mio cuore si riempie di tristezza perché la zona franca doganale sarebbe stata una grande opportunità per la nostra città. È uno schiaffo per la Superba, che ha avuto per anni la ghiotta occasione di creare una zona franca. Il mio impegno era iniziato tanti anni fa, quando era iniziata la crisi all’interno del porto di Genova. Non era un’utopia, perché nel mondo esistevano circa 550 zone franche. Tutte attraevano le imprese grazie all’esenzione delle imposte diretto, uno stratagemma redditizio”.
Nacque allora la brillante idea di creare anche nel capoluogo ligure una zona franca e Uckmar la propose al futuro ministro delle Finanze, Bruno Visentini. “Sperai di coinvolgere i cinesi, ma ci fu il veto di piemontesi e lombardi, che avevano paura di perdere il baricentro dell’economia. Purtroppo non se ne fece nulla ed ora Genova non resta che sperare in qualche altra brillante idea per far decollare la propria economia”.