Cassa in deroga, i soldi sono già finiti? Il campanello d’allarme suona da alcune ore da Sarzana a Ventimiglia. Ad annunciare la pessima situazione economica della nostra regione
è l’assessore della giunta Burlando, lo spezzino Enrico Vesco (foto): “Restano da spendere solo 14 milioni di euro, con questa cifra dove possiamo andare? Rischiamo di non coprire nemmeno metà marzo”.
Vesco stesso non nasconde la propria delusione per l’esito del vertice romano, andato in scena ieri al cospetto del Ministro Enrico Giovannini. Un vertice che sarà riproposto il prossimo 12 giugno, sempre a Roma con le parti sociali, per fare il punto di una situazione sempre più nera. “Sono preoccupato – si lascia andare l’esponente di sinistra del Pdci – Il miliardo di euro stanziato dal governo di Letta è troppo poco, senza contare che non abbiamo avuto dai ministri stessi certezze di quando ci arriverà. In Liguria, come nel resto del paese, la situazione si fa grave”. Il tutto nasce dal numero mai così alti di cassa integrati, che evitabilmente pesano sulle casse dell’economia nazionale. In totale secondo i calcoli di Vesco, per la tranquillità dei cassa integrati liguri per alcuni mesi, occorrono almeno due miliardi tondi tondi, una cifra che, come ha ammesso lo stesso Letta non si trova: “Cercheremo di fare il possibile, ma la situazione è questa, i miracoli li faceva qualcun altro” ha ammesso il premier moderato del Pd.
Senza contare che a Vesco il ministro Giovannini non è affatto piaciuto: “Non ci possono essere lavoratori di serie A e lavoratori di serie B – ha tuonato l’assessore spezzino – le risposte di Giovannini sono apparse evasive”.