I loro spot comparivano in ogni giornale regionale ed emittente locale. Poi il rapido dietro front. Il motivo? L’aeroporto genovese è debole e il colosso Caribbean ha così deciso di lasciare
la Superba aprendo un dibattito sulle reali potenzialità del “Cristoforo Colombo”, uno scalo senza dubbio male e poco utilizzando, che non sfrutta le bellezze del capoluogo ligure e delle due riviere. Solo per fare un esempio, l’aeroporto di Bergamo, Orio al Serio, ha un traffico di passeggeri 23 volte superiore a quello genovese.
La compagnia navale a stelle e strisce, che non è mai andata per il sottile, dopo un’attenta analisi e valutato i pro e i contro, ha pertanto preso la decisione di ridurre drasticamente gli arrivi a Genova, puntando semmai sui porti di Venezia e Civitavecchia. Una decisione che ha lasciato alquanto stupiti i vertici dell’Autorità Portuale di Genova. La spiegazione dagli Stati Uniti parla di ruolo determinante degli aeroporti “Marco Polo” di Venezia e “Ciampino” e “Fiumicino” a Roma.
Tradotto in soldoni e nei freddi numeri, questo significa che il terminal Stazioni Marittime perderà un qualcosa come 130,000 passeggeri, come rimarca l’amministratore Edoardo Monzani. Si allontana, quindi, il sogno di vedere ormeggiata sugli scali genovesi la mitica “Legend of the Seas”, la nave di punta della compagnia d’oltre oceano, una nave da sogno che aveva fatto trepidare il cuore dei genovesi. Per una questione di impiego della flotta, questo autentico gioiello verrà dirottato nei mari del Nord Europa.