Le nuove risorse per la cassa in deroga basteranno fino al 30 giugno, poi, a partire dal primo luglio, ad ora, la situazione resta una autentica incognita. Ad annunciarlo è l’assessore regionale
al Lavoro, Enrico Vesco (foto) del PdCi. Alla Liguria, secondo i primi dati che giungono dalla capitale, andrebbero circa 21 milioni di euro, insufficienti a coprire tutte le richieste da qui fino al 31 dicembre 2013, come chiesto più volte dallo stesso Vesco che nei giorni scorsi, da Roma, aveva detto: “Mi batto per chi ha famiglia e deve avere almeno 800 euro al mese per andare avanti con la cassa integrazione come unica entrata”.
Il governo di Enrico Letta, ieri, ha quindi sbloccato, come promesso per quanto riguarda il piano di rilancio per i primi cento giorni di operato, questa tranche di euro, che si aggiungono ai 990 milioni già stanziati. Una cifra che risulta come un contentino per la Cgil, che questa mattina è scesa a Roma, in una piazza San Giovanni gremita di 50,000 manifestanti (si sono viste bandiere del Movimento Cinque Stelle e di Sel, oltre che alcune inopportune e anacronistiche falce e martello).
Vesco ha sottolineato che il fabbisogno in euro stimato per coprire la Cig in tutta Liguria fino al 31 dicembre dell’anno corrente è di circa 70 milioni di euro, una cifra che l’attuale esecutivo non è in grado di racimolare, come ieri ha sottolineato lo stesso neopremier: “Non posso fare miracoli, ci muoviamo a piccoli passi, secondo la nostra reale possibilità” ha ribadito nella tradizionale conferenza stampa al cospetto dei giornalisti parlamentari. Vesco ha poi ricordato un aspetto inquietante: “Ci sono circa 10,000 lavoratori, da Sarzana a Ventimiglia, che attendono ancora il pagamento della cassa integrazione del mese di febbraio e siamo a metà maggio, spero che qualcosa si muovi in tempi rapidissimi”.