La cassa mobilità in deroga vacilla. Colpa dei finanziamenti che arrivano sempre più a singhiozzo da Roma e a questo punto i lavoratori liguri iniziano a tremare. Dei 9 milioni di euro attesi,
infatti, ne sono arrivati poco più di 5. Una cifra che non soddisfa il fabbisogno dei lavoratori della nostra regione, costretti già da tempo a tirare la cinghia. Il Governatore della Regione Liguria, Claudio Burlando, ieri sera dagli schermi di Primocanale ha cercato di tranquillizzare i telespettatori. Il suo assessore Enrico Vesco, da sempre molto sensibile al tema del lavoro, ha lanciato un accorato appello alle imprese del settore edile, ma non solo: “In questo drammatico momento finanziario, vi prego di non licenziare i lavoratori, che sprofonderebbero nel dramma più totale”.
Infatti i soldi elargiti bastano per il solo mese di marzo. Per aprile non si sa, nebbia più totale su maggio. Ormai si vive di mese in mese. E così la mobilità scenderà da 12 a 6 mesi, gli accordi da 6 a 3. Il tutto legato alla clausola che i pagamenti giungeranno di mese in mese. Dal canto suo Burlando e Vesco hanno promesso che attueranno un pressing sul Ministro del Lavoro del governo tecnico in carica, Elsa Fornero. A loro volta i sindacati si mobiliteranno per cercare di sbloccare questa situazione di stallo. Anche Confindustria è in allarme per la situazione dei propri lavoratori e si auspica un pronto intervento da parte del governo centrale.