I dati positivi del 2012, almeno per quanto riguarda i mesi di gennaio e febbraio 2013, sono già un ricordo. Nei primi sessanta giorni dell’anno corrente, l’aeroporto internazionale “Cristoforo Colombo”

di Sestri Ponente ha perso parecchi passeggeri, in attesa dell’arrivo di nuove rotte con il florido mercato dell’Est Europa e con la Turchia che potrebbero far vivere una seconda giovinezza all’unico scalo ligure. Tra il primo gennaio e il 15 marzo di quest’anno, il “Colombo” ha movimentato 193.000 passeggeri, 39.000 in meno rispetto a quelli registrati nello stesso periodo del 2012. Recuperare il terreno perduto appare difficile, se non impossibile.

Da ormai un decennio si cerca di collegare il “Colombo” con il flusso di turisti che potrebbe essere attratto dalle bellezze delle due riviere e da Genova stessa, città d’arte ricca di tesori nascosti. Ma a parte l’anno in cui la Superba fu la capitale europea della cultura, i turisti hanno solo sfiorato Genova, con dei mordi e fuggi che non hanno mai interessato lo scalo ponentino.

L’aeroporto genovese appare sempre più destinato allo stallo: i passeggeri annui erano poco più di 1,4 milioni nel 2011 e sono scesi di 25mila unità nel 2012. Colpa della crisi, certo, ma anche di cancellazioni di vettori aerei di linea, Alitalia in testa, che ha ridotto drasticamente le frequenze settimanali, ma anche cancellazioni di vettori low cost, come il volo della compagnia irlandese Ryanair, che ha eliminato il collegamento tra Genova e Roma Ciampino.

Anche gli altri scali italiani hanno fatto registrare dati negativi rispetto all’anno precedente: persino Pisa e Bergamo, due aeroporti che stavano volando, sono calati di circa un 6%. E oggi sarà approvato il bilancio del 2012, segnato da un pesante segno meno.