“Ci sono voluti quaranta giorni di mobilitazione, ma lo sblocco dei fondi all’Inps degli ammortizzatori sociali per 2013 e delle domande del 2012 che erano rimaste bloccate, da parte del ministro
Elsa Fornero, è una buona notizia”. È positivo il commento dell’assessore al lavoro Enrico Vesco (foto) – che aveva lanciato un drammatico appello al governo chiedendo di sbloccare rapidamente la vicenda – in merito all’annuncio dell’autorizzazione del Ministero all’erogazione degli assegni di mobilità da parte dell’Inps.
Se Roma ha tenuto sulla corda per più di un mese quasi 5000 lavoratori liguri, la crisi non è rimasta ad aspettare: a ricordarne l’asprezza sono appunto i dati del ricorso alla mobilità. Aumentano del 3,8% le ore di Cassa Integrazione e del 15,4% quelle in deroga, segno quest’ultimo di una maggiore incidenza delle difficoltà congiunturali sui settori della piccola impresa e dell’artigianato.
E il biennio 2011-2012 vede per la prima volta il sorpasso del numero di quanti hanno smesso di lavorare nei confronti di chi ha cominciato: i disoccupati in Liguria sono 117.206, di questi solo il 19% sono inoccupati mentre l’86% è formato da coloro che sono stati espulsi dal mondo del lavoro, per la maggior parte adulti fra i 35 e i 49 anni (il 41%, mentre la fascia dei giovani è al 33%).
A destare preoccupazione è la cifra delle risorse destinate alla Liguria per il finanziamento delle forme di mobilità: 18 milioni per tutto il 2013, ovvero la metà di quanto è stato speso nel 2012. L’intervento del nuovo governo su questo tema sarà necessario.