La legge sulla valutazione ambientale strategica (Vas) ha finalmente visto la luce anche in Liguria.
Il disegno di legge, frutto della collaborazione tra i dipartimenti che fanno riferimento alla Vicepresidente Marylin Fusco, all’Assessore Raffaella Paita e alla sottoscritta, è stato presentato dalla Giunta ed è stato approvato dal Consiglio regionale. Trova così attuazione quanto previsto dalla direttiva comunitaria 2001/42/CE, il cui obiettivo principale è quello “di garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente e di contribuire all’integrazione di considerazioni ambientali all’atto dell’elaborazione e dell’adozione di piani e programmi al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile, assicurando che, ai sensi della presente direttiva, venga effettuata la valutazione ambientale di determinati piani e programmi che possono avere effetti significativi sull’ambiente” (Art. 1, Direttiva 2001/42/CE).
La Vas, a differenza della valutazione di impatto ambientale (Via), interviene a livello di pianificazione e non di progettazione, consentendo di anticipare nella fase strategica le considerazioni ambientali relative all’attribuzione di destinazioni d’uso e alle scelte di trasformazione del territorio. Si configura in questo modo un processo decisionale completo e partecipato circa la fattibilità delle opere, in un’ottica di sviluppo sostenibile.
Si parte dall’analisi dello stato dell’ambiente per poi procedere all’identificazione delle criticità e delle potenzialità che dovranno essere affrontate e gestite durante la pianificazione. Questo processo implica il coinvolgimento non solo delle autorità e degli amministratori competenti, ma anche dei portatori di interesse.
La trasparenza nei confronti dei cittadini è garantita da una fase di consultazione pubblica, grazie alla quale potranno essere conosciuti e condivisi i contenuti programmati, permettendo la presentazione di opportune osservazioni. Inoltre, su richiesta motivata da parte dei Comuni interessati, è prevista una forma di inchiesta pubblica – disposta dall’autorità competente – che consentirà di esaminare il rapporto ambientale.
A prescindere dalle novità tecniche, la nuova legge regionale era attesa da tempo anche perché, rendendo più omogenea la normativa vigente, prevede una serie di semplificazioni per i Comuni e, soprattutto, permette il coinvolgimento nella gestione del territorio di tutti i soggetti interessati, dagli enti alle associazioni. Aumenta così la trasparenza dell’informazione e si accentua ulteriormente la partecipazione pubblica nei processi decisionali di programmazione e di pianificazione.
Renata Briano
Assessore all’Ambiente
Regione Liguria